Galateus
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GALATEUS
… mai dimenticare le origini sebbene sia lecito, nell’era della globalizzazione,
cercare la propria fortuna nel mondo.
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GALATEUS
Testo e musica di Mauro Maglio
Sono nato qui, quasi in riva al mare,
con il vento tra i capelli, con il sole negli occhi,
col sapore del sale sulle labbra,
con un bacio sulla fronte, con un brivido nel cuore,
con un caldo, che più caldo non si può.
Sono nato qui, più a sud del sud,
a cento passi dalla storia a cento metri dai miei Santi,
all’ombra di una torre ed un castello,
puoi passare e puoi vederlo, ma io lo sento respirare,
oggi cavaliere, poi domani non lo so.
Io ti aspetto qui, sono in piazza ad ascoltare
puoi scappare via, se vuoi, puoi provare, magari ti riesce di volare
io ti aspetto qui col sorriso tra le labbra
col profumo delle frise che han tostato adesso in un vecchio forno a legna
io ti aspetto qui con un saggio contadino
che racconta belle storie di quand’era ragazzino … alle due del mattino.
Sono nato qui, anche un po’ in campagna
i capelli come il grano gli occhi verde ulivo,
il colore della pelle tinta al sole come terra
sono andato anch’io lontano, il pensiero la mia scuola, una penna la mia mano
oggi son felice, ritornato a casa mia.
Ti porterò per sempre nel mio cuore e non pensare che potrai dimenticarmi mai
ti porterò per sempre dentro me
respirerò per sempre la tua storia perché la mia ce l’hai nel cuore anche tu
respirerai, respirerò …
Io ti aspetto qui, sono in piazza ad ascoltare
puoi scappare via, se vuoi, puoi provare, magari ti riesce di volare
io ti aspetto qui, col sorriso tra le labbra
col profumo delle frise che han tostato adesso in un vecchio forno a legna
io ti aspetto qui, con un vecchio contadino
che racconta belle storie, sempre quelle, di quand’era ragazzino …
io ti aspetto qui, la mia panchina è quella la
ad un passo la mia storia che qualcuno canta già … poi saluta e se ne va.
